Hotel Bracciotti Lido di Camaiore - Versilia

Carnevale di Viareggio - Il carnevale d'Italia e d'Europa

Hotel Bracciotti Lido di Camaiore


Il Carnevale di Viareggio - Una storia lunga 150 anni!

- LA NASCITA

Una delle città storicamente e culturalmente più importanti della Versilia è senza dubbio Viareggio. 

E' tra le strade di questa città che, dall'idea di alcuni giovani ragazzi benestanti ed altolocati della zona che usano riunirsi al caffè de Casinò, nel 1873 ha inizio la grande manifestazione folkcloristica del Carnevale di Viareggio, oggi riconosciuto come il più importante in Italia ed Europa. 

La prima sfilata di carrozze ha luogo in Via Regia, cioè nel cuore della cittadina, durante il Martedì Grasso ed ottiene un inaspettato successo tra gli spettatori, a cui piace particolarmente l'idea di festeggiare in questo modo la ricorrenza, perciò si decide di ripetere l'esperienza l'anno successivo. La celebrazione piano piano assume sempre più rilevanza e fama e la sua importanza aumenta di pari passo con le innovazioni e i progessi in campo tecnico e artistico: le carrozze vengono sostituite, sul finire del secolo, dai carri trionfali, costruiti in legno, scagliola e juta e modellati da scultori insieme ai fabbri e ai carpentieri, già impiegati nei lavori ai cantieri navali della Darsena. Successivamente il corso mascherato viene trasferito dal centro alla passeggiata a mare, avvalendosi dunque di uno scenario più ampio, elegante e vicino alla spiaggia e al mare: ciò contribusce inevitabilmente a stimolare la fantasia e l'estro dei carristi, che cominciano ad ideare costruzioni sempre più grandi e rifinite.

I "ruggenti" anni 20' dello scorso secolo vedono l'incisione della canzone ufficiale del Carnevale, "La Coppa di Champagne", brano che rimane tutt'oggi tra i più conosciuti e messi in onda durante le sfilate, e l'invenzione della carta a calco, comunemente (ed impropriamente) chiamata cartapesta, ad opera del viareggino Antonio D'Arliano, detto "Tono". 
L'utilizzo di questo nuovo materiale, leggero e poco costoso, viene considerato un punto di svolta nella storia del Carnevale, perché offre l'opportunità di mettere in scena carri allegorici sempre più alti e grandi e permette alle figure rappresentate di prendere vita grazie a movimenti sempre più sofisticati e realistici.
Nel 1930 invece nasce da un'idea di Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, la maschera simbolo di Viareggio, il Burlamacco, che nel manifesto dell'anno successivo è affiancato da Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva viareggina e versiliese. 

 

- L'EVOLUZIONE TECNICA E ARTISTICA: DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI 80'

Durante il dopoguerra, e più specificatamente agli inizi degli anni 50', l'evoluzione della manifestazione continua a correre verso il progresso: nel 1953 i buoi che trainano i carri lasciano spazio ai ben più moderni trattori a motore e nel 1954 il Carnevale entra nella casa dei telespettatori italiani grazie alla prima diretta televisiva della neonata RAI (e soltanto 4 anni più tardi la telecronaca va in Eurovisione). Nello stesso anno la manifestazione si arricchisce di un folto gruppo di musicisti mascherati da marinai al seguito di una bellissima majorette: "La Libecciata" diventa la prima banda ufficiale del baccanale!

Nel 1960 un incendio distrugge i baracconi dove vengono costruite le opere e l'edizione del 1961 rischia di saltare, ma grazie alla costruzione in tempi record dei nuovi hangar al quartiere Marco Polo, nella parte opposta della città, lo spettacolo continua!

Nel 1973 il nostro Carnevale compie 100 anni e durante tutto il decennio dei 70' sono innumerevoli le opere da ricordare nonché i nomi di costruttori da cui ancora oggi i mastri carristi traggono ispirazione: Arnaldo Galli, Sergio Baroni, Renato Verlanti, Silvano Avanzini, sono tra questi.

Nel 1984 nasce la Lotteria del Carnevale, che viene abbinata al concorso dei carri di prima categoria e nel biennio 1988-1989 il sabato sera televisivo degli italiani su RaiUno viene dedicato ai coriandoli di Viareggio.

 Viareggio ieri (Sergio Baroni) - Carnevale di Viareggio 1967 | Carnevale

 

- LA FINE DEL SECOLO: VERSO IL NUOVO MILLENIO!

Agli inizi degli anni 90' il Carnevale esporta la sua arte ai MONDIALI DI CALCIO che si svolgono proprio in Italia: sul prato dello stadio Milanese di San Siro spiccano 25 fiori fatti nascere dalla cartapesta e dalle mani preziose dei nostri maestri che si aprono contemporaneamente facendo volare in cielo un arcobaleno di palloncini colorati. Gli artisti viareggini hanno infatti ricevuto l'incarico della cerimonia d'inaugurazione dei Mondiali di Calcio.

Sul finire del secolo, esattamente il 16 Settembre del 1999, viene costruita una nuova "casa" per i carri: LA CITTADELLA DEL CARNEVALE. Una settimana dopo i giganti della cartapesta salutano definitivamente gli hangar del Marco Polo e si insediano dall'altra parte della città, dove ad aspettarli c'è uno straordinario complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione del Carnevale di Viareggio.  Qua troviamo anche i due Musei dedicati alla storia dei carri del Carnevale e al Carnevalotto (una preziosa collezione di opere d'arte di grandi firme contemporanee ispirate al Carnevale di Viareggio).

Dagli anni 2000 ad oggi il Carnevale di Viareggio è ancora più protagonista della città e della zona, nonché dell'Italia intera. Ogni anno il giorno del Martedì Grasso torna in diretta televisiva nazionale su RaiTre, per mostrare la propria ricchezza artistica ed il proprio fascino nei teleschermi di tutta Italia. Sono numerosi inoltre gli ospiti illustri come politici, personaggi dello sport e dello spettacolo che vengono a Viareggio per ammirare la propria caricatura in cartapesta, così come ad ogni Corso Mascherato di ogni edizione del Carnevale, centinaia di migliaia di persone decretano il successo della manifestazione. Il Carnevale di Viareggio riempie un mese intero di feste diurne e notturne, con sfilate di carri mastodontici, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere.

 Cittadella del carnevale | Paver Costruzioni S.p.A.

 

- LA FESTA INTORNO ALLA FESTA: I RIONI & I VEGLIONI

Il Carnevale non è soltanto una manifestazione che genera gioia e sentimenti festosi durante il corso ma è anche accompagnata da altre occasioni per festeggiare e divertirsi: stiamo parlando dei veglioni e delle feste in maschera, che hanno origine antica, ben precedente alla nascita dei corsi mascherati.

Negli anni '20 divengono famosissimi i veglioni "di colore", feste nelle quali le donne devono indossare un abito delle tinte indicate, mentre gli uomini devono vestirsi con lo smoking ed anche gli addobbi, i coriandoli e le stelle filanti vengono scelti nei colori prescritti.

Locali come il Cafè Chantant Margherita sulla Passeggiata si prestano come sede ideale, elegante e chic, per questo tipo di feste e proprio in quest'ultimo locale ha inizio, nel 1932, la tradizione dei veglioni in costume con un "incipriato del Settecento".

Negli anni '70 cominciano a prendere piedi "i rioni" ovvero feste notturne in maschera svolte nei vari quartieri della città con tanta musica e allegria.
Spetta al mitico Carnevaldarsena dare il via alla moderna tradizione di questi festeggiamenti. 

Oggi i rioni ( svolti a Torre del Lago, al quartiere Marco Polo, nella zona della Darsena e nei pressi della Croce Verde) continuano ad essere feste in strada accompagnate da musiche, maschere e tanto divertimento: per le vie cittadine vengono allestiti stand fieristici, palchi sui quali si esibiscono i gruppi musicali locali e strutture gastronomiche dove è possibile cenare con piatti a base di pesce ed altre specialità locali.

Rione Darsena 2020 - Eventi Carnevale Viareggio - Lucca Toscana:Eventi in  Italia

 

- IL MUSEO DEL CARNEVALE 

Il Museo del Carnevale di Viareggio, sito all’interno della Cittadella, permette di "toccare con mano" un patrimonio storico, artistico e culturale che ha più di un secolo!

Dentro a questo Museo è presente uno stand didattico che descrive le diverse fasi della realizzazione di un’opera in cartapesta tramite illustrazioni, mentre al piano terra dell'edificio sono allestiti altri laboratori che offrono la possibilità di cimentarsi nella manipolazione della creta e della carta per modellare e lavorare con un manufatto in cartapesta. La statua di Burlamacco, creata dalla fantasia di Uberto Bonetti nel 1930, accoglie con un simpaticissimo sorriso i visitatori per guidarli nel suo mondo, quello del Carnevale.

Il percorso inizia con una sfilata di modellini di carri allegorici di prima categoria (i vincitori delle ultime edizioni), che permettono di osservare ed ammirare la struttura e le differenti composizioni, i colori, le cromature ed in particolare la messa in scena, dei vari temi affrontati, solitamente in chiave satirica. Una serie di bacheche in legno, come una sorta di banchi da lavoro artigianali, contengono opere originali di alcuni artisti famosi che hanno lavorato per il Carnevale, fra i quali: Enrico Pranpolini, Lucio Venna, Moses Levy e Uberto Bonetti, al quale è dedicato ampio spazio a testimonianza del suo lungo e intenso rapporto con il Carnevale di Viareggio. In un tavolo-bacheca si possono invece osservare le cartoline che riproducono i manifesti ufficiali del Carnevale di Viareggio dal 1925 ad oggi.

E poi c’è la cartapesta, o meglio, come abbiamo già detto la carta a calco. I prodotti impiegati nella lavorazione, come la carta di giornale, la colla di farina, la creta, il gesso, i giunchi, rappresentano fin dal 1925 la tecnica viareggina, rendendola caratteristica ed unica. Al piano terra dell'edificio, su una superficie di oltre 300 mq., sono allestiti i laboratori didattici dove i bambini hanno la possibilità di praticare le più elementari tecniche di manipolazione della carta a calco. All’interno del Museo, il bookshop offre l’opportunità di acquistare edizioni d’arte, pubblicazioni sulla storia del Carnevale di Viareggio e souvenir.

Laboratori - Carnevale di viareggio

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